Lugano, 8 giugno 2017 – Il 2016 per Azione Quaresimale è stato all’insegna della sua nuova strategia “Osare il cambiamento, promuovere la giustizia”. Durante la Campagna quaresimale molte volontarie e molti volontari si sono impegnati, per la prima volta e con successo, nella raccolta di firme a favore di un’iniziativa popolare. Inoltre, nonostante il contesto sempre più complesso e ricco di sfide, l’anno si è concluso positivamente per Azione Quaresimale.
A livello istituzionale il progetto centrale è stata l’elaborazione, la finalizzazione e la messa in pratica dal punto di vista operativo della nuova strategia “Osare il cambiamento, promuovere la giustizia”, che è stata elaborata prendendo spunto dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Quest’Agenda esige cambiamenti ovunque, vale a dire nei paesi ricchi, in quelli poveri e in quelli con un reddito medio (in riferimento al prodotto nazionale lordo per abitante). In concreto si tratta di avviare processi di cambiamento a livello personale, sociale, politico ed economico tali a promuovere uno stile di vita sostenibile e a garantire le basi di sussistenza a tutti gli abitanti del pianeta. A questo scopo Azione Quaresimale si concentra sui due temi prioritari: “diritto al cibo”, “creare economie sostenibili”, completati dal tema trasversale delle “pari opportunità”.
Promuovere la giustizia globale
Durante la Campagna quaresimale 2016 Azione Quaresimale ha affrontato il tema della responsabilità sociale delle imprese. Prendendo l’esempio dello sfruttamento minerario in Burkina Faso ha denunciato le conseguenze disastrose che le miniere d’oro hanno sulla popolazione: espulsioni, risorse idriche inquinate, indennizzi per i terreni e i centri abitati insufficienti, abusi che sono emersi dalle ricerche. Con lo studio presentato al pubblico nel mese di febbraio è stato chiaramente dimostrato come i processi avviati a livello internazionale, i codici di condotta su base volontaria e le regole deontologiche interne adottate da alcuni settori non impediscono le violazioni dei diritti umani. Servono regole vincolanti come chiesto dall’iniziativa popolare per multinazionali responsabili, che accorderebbero maggiori diritti alle popolazioni locali. Per la prima volta durante una Campagna ecumenica sono state raccolte firme a favore di una iniziativa popolare. Azione Quaresimale, Pane per tutti e Essere solidali hanno ampiamente raggiunto l’obiettivo delle 20 000 firme, visto che ne sono state raccolte 28 000 fino al momento del deposito dell’iniziativa. Questo successo si spiega con le solide argomentazioni e l’impegno esemplare delle volontarie e dei volontari nelle parrocchie di tutta la Svizzera. Tanto che solo due organizzazioni appartenenti alla coalizione all’origine del testo hanno raccolto più firme di Azione Quaresimale, Pane per tutti e Essere solidali.
Nuovi programmi per paese e difesa dei diritti umani
Azione Quaresimale si è impegnato molto nella formulazione dei nuovi programmi nazionali per i 14 paesi in cui opera, basandosi sulla valutazione degli stessi e sulla sua nuova strategia. Il Consiglio di fondazione nel mese di novembre ha quindi approvato i modelli elaborati per ogni paese in funzione della teoria istituzionale del cambiamento (Theory of Change).
In giugno Nora Polie Sukal, esponente dell’etnia filippina B’laan, ha presentato davanti al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite la minaccia costituita da un progetto di estrazione mineraria. La sua visita in Svizzera entrava nel quadro della campagna condotta da Azione Quaresimale per evitare che i B’laan siano scacciati dalle loro terre ancestrali. Anche l’accompagnamento offerto ad una delegazione di attiviste colombiane, recatesi in Sudafrica per protestare davanti alla sede centrale della multinazionale Anglo Gold Ashanti contro un progetto minerario nelle Ande colombiane, è stato fatto nell’ottica della difesa dei diritti umani. Il loro messaggio era chiaro: «L’acqua è più preziosa dell’oro».
Prospettive future
Nonostante la difficile situazione delle entrate nel 2016, il conto d’esercizio si è chiuso con un’eccedenza di 193 929 franchi. Per il 2017 la priorità è data alla stabilizzazione dei ricavi. Per quanto concerne la messa in atto dei nuovi programmi per paese, si tratterà anche di far conoscere al pubblico le questioni sollevate dall’Agenda 2030, di riflettere sull’esigenza del cambiamento che conduca l’umanità verso uno stile di vita sostenibile e di agire di conseguenza, sia nei programmi, sia in seno all’organizzazione stessa.
Azione Quaresimale ringrazia tutte le donatrici e i donatori privati, istituzionali, parrocchie e volontari per le loro offerte, per il loro impegno e per il loro sostegno energico. Il resoconto finanziario dimostra l’uso attento e oculato che Azione Quaresimale fa del denaro affidatogli. Senza contare infine le numerose persone che ogni anno consacrano circa 250 000 ore di volontariato all’organizzazione di cooperazione internazionale, soprattutto nelle parrocchie, contribuendo così alle attività di sensibilizzazione e di ricerca fondi.