Adèle Neya, una donna sulla quarantina, si destreggia tra il suo ruolo di madre e una serie di attività per guadagnarsi da vivere. Oltre ai suoi cinque figli, è la tutrice di altri cinque, tra cui il figlio del suo defunto fratello.
Nel villaggio in cui vive, la vita ruota principalmente intorno all’agricoltura e all’allevamento. I mutamenti climatici, caratterizzati da variazioni imprevedibili delle precipitazioni e dall’aumento delle temperature, rendono la popolazione rurale del Burkina Faso particolarmente vulnerabile alle crisi alimentari.
La promozione dell’agricoltura convenzionale da parte dello Stato ha esacerbato questa vulnerabilità perché, sebbene sostenga di garantire l’accesso ai prodotti alimentari di base, questa pratica consente comunque l’uso di fertilizzanti chimici e pesticidi. Questi prodotti hanno un impatto nocivo sull’ambiente e richiedono l’uso di sementi migliorate che devono essere riacquistate ogni anno, creando dipendenza tra le contadine e i contadini.
Raccolti in crescita grazie all’agroecologia
Attraverso i suoi progetti, Azione Quaresimale promuove l’agroecologia, una pratica agricola su piccola scala basata sull’adattamento alle condizioni locali, sugli scambi, sulla vendita locale e sulla partecipazione politica. Questo approccio presenta numerosi vantaggi: da un lato, offre alle contadine e ai contadini modi concreti per adattarsi agli effetti del riscaldamento globale e, dall’altro, garantisce l’accesso a cibo sano e abbondante, evitando l’uso di pesticidi e lo sfruttamento eccessivo delle risorse.
Anche Adèle, nel 2019, ha colto l’opportunità di partecipare a un corso di formazione sulla sicurezza alimentare e l’agroecologia offerto dall’Associazione SOS-Santé et Développement (ASD Paalga), partner di lunga data di Azione Quaresimale. Nell’ambito della formazione, Adèle scopre nuove tecniche che non richiedono particolari investimenti. Senza perdere tempo, le applica e ne trae immediati benefici. Producendo il proprio fertilizzante organico, non solo riduce la dipendenza dai costosi prodotti chimici, ma aumenta anche le rese, grazie soprattutto a una migliore protezione dagli attacchi degli insetti.
«Nel primo anno di utilizzo, ho raccolto 4 carretti di sorgo, ovvero 40 chili. Oggi posso raccogliere fino a 6 carretti, o 60 chili, quando le piogge sono abbondanti». Adèle ha anche imparato la tecnica zaï, che consiste nel concentrare acqua e concime in buche scavate nel terreno per favorire la crescita delle colture. Grazie a questo metodo, ora può coltivare ortaggi come la melanzana locale anche durante la stagione invernale, disponendo così di una fonte di reddito diversificata grazie alla vendita di questi prodotti al mercato.
Allevamento di pollame redditizio
In seguito a un recente corso di formazione fornito dall’ASD Paalga, Adèle ha acquisito le competenze necessarie per diventare una vaccinatrice di pollame nel suo villaggio. Questo le ha permesso di ottimizzare la produzione avicola, riducendo significativamente il tasso di mortalità dei polli. Il vaccino fornisce una protezione efficace contro l’influenza aviaria, una malattia che ha colpito l’intero Paese nel 2022, causando gravi perdite.
In Burkina Faso, l’allevamento di pollame sta emergendo come un settore in rapida crescita con un potenziale economico insospettato. Nelle grandi città, le bancarelle traboccano di varietà di pollo, grigliato, saltato, aromatizzato all’aglio o semplicemente flambé. Il famoso “pollo in bicicletta”, emblema di una razza locale, contribuisce alla reputazione del Paese all’estero.
Con l’affermarsi dell’avicoltura moderna, il commercio del pollame fornisce un sostentamento a migliaia di persone coinvolte nella produzione e nella lavorazione. Possedere alcuni polli è una preziosa ancora di salvezza finanziaria in qualsiasi momento e funge da forma di assicurazione per le famiglie contadine.
«Grazie alle mie conoscenze, ho guadagnato più rispetto all’interno della comunità.»
Torte squisite e un futuro promettente
Anche l’attività principale di Adèle, la vendita di torte, è cambiata in modo significativo. Prima preparava l’impasto della torta con farina di grano, zucchero e lievito. Ora aggiunge all’impasto farina di fagioli, uova, burro e zucchero vanigliato. Ha anche modificato il dosaggio del lievito. Questi trucchi culinari, appresi grazie al progetto, conferiscono alle sue creazioni un nuovo sapore e interessanti qualità nutrizionali. Le sue vendite sono aumentate del 50 percento!
Il miglioramento di queste varie pratiche ha permesso ad Adèle di diventare autosufficiente. «Grazie alle mie conoscenze, sto guadagnando più rispetto nella comunità. Mi sento più sicura e in grado di prendere decisioni consapevoli. Tutto questo è stato possibile grazie al progetto ASD Paalga e ad Azione Quaresimale», confida. Adèle è ottimista per il futuro. Se un giorno il villaggio dovesse beneficiare di una trivellazione per l’accesso all’acqua, vorrebbe iniziare a praticare l’orticoltura durante la stagione secca. Sogna anche di acquistare un motorino e di costruire una casa tutta sua. Se continuerà a progredire come ha fatto, questi sogni potrebbero presto diventare realtà.
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