«In passato, noi donne eravamo vittime di violenza domestica e di varie forme di discriminazione. Non ci era permesso di andare a scuola. Ma come possiamo educare i nostri figli se noi stesse non abbiamo un’istruzione? La convinzione che andare a scuola sia negativo per le ragazze è profondamente radicata nelle nostre tradizioni. Si pensa che l’istruzione non serva a nulla. Per questo motivo, Caritas Kole, una delle organizzazioni partner di Azione Quaresimale, ha organizzato incontri con le donne della regione e abbiamo iniziato a pensare a come affrontare la questione dei diritti delle donne.
Abbiamo iniziato a celebrare la Giornata della donna l’8 marzo per richiamare l’attenzione e difendere i nostri diritti.
Negli ultimi otto anni, non abbiamo perso una sola occasione per celebrare questa giornata dedicata a tutte le donne e a tutte le ragazze. Per rappresentare le ingiustizie a cui siamo costantemente esposte, creiamo brevi rappresentazioni teatrali che hanno un approccio ludico alla discriminazione.
Questa attività ha portato a importanti progressi nella società: le donne sono ora rispettate e la violenza domestica è vietata per legge e punita dai tribunali.
Le donne possono anche viaggiare liberamente e partecipare alle nostre assemblee, cosa che prima era impensabile. Anche la questione della parità sul posto di lavoro viene affrontata con la necessaria serietà. Dobbiamo ancora seguire un gran numero di corsi sulle questioni legate alle pari opportunità e sui diritti delle donne; è una sfida continua se vogliamo che la parità tra uomini e donne diventi una realtà nella nostra società. Una volta formate, le donne vorrebbero mettersi alla prova, ma non è così semplice. Per questo vogliamo creare posti di lavoro per non farle tornare al punto di partenza.»
Se la testimonianza di Georgette l’ha colpita, qui può scoprire di più sul nostro lavoro nella Repubblica Democratica del Congo.