Sarah Rusconi, portavoce della sezione della Svizzera italiana di Amnesty International, ha descritto alcuni degli scandali che ha visto coinvolti multinazionali svizzere in India e Colombia e ha spiegato perché le attuali misure volontarie non bastano.
Maddelena Ermotti-Lepori, Granconsigliera PPD e membro del “Comité bourgeois per multinazionali responsabili”, ha aggiunto che anche nel mondo delle Chiese in Svizzera il sostegno all’iniziativa è diffuso. “L’Iniziativa si basa su preoccupazioni centrali del messaggio biblico e della fede cristiana“.
Luca Bolzani, imprenditore di Sintetica SA, ha poi preso la parola a nome del comitato economico, composto da oltre 250 imprenditori e imprenditrici, spiegando perché sostiene con convinzione l’Iniziativa: “Approfittando di un vuoto legislativo oggi inammissibile, diverse multinazionali con sede in Svizzera possono perseguire attività scorrette in paesi esteri”.
Anche Marina Carobbio, Consigliera agli Stati PS, sostiene questa Iniziativa che “si iscrive nella tradizione umanitaria della Svizzera e rafforza la nostra credibilità all’estero”.
La campagna “Sì all’Iniziativa per multinazionali responsabile” si dice fiduciosa che una vittoria il 29 novembre sia possibile, grazie anche all’impegno di decine di migliaia di volontari che partecipano alle bancarelle, appendono la bandiere ai propri balconi e donano alla campagna.