Che cos'è l'agroecologia?

Scienza e movimento sociale

22.02.2023

L’agroecologia è un’agricoltura adattata alle condizioni locali e rispettosa dell’ambiente. Nei Paesi di progetto di Azione Quaresimale questo approccio è fondamentale per raggiungere la sicurezza alimentare e l’autodeterminazione.

Commento di Christa Suter, responsabile di Agroecologia per Azione Quaresimale

Gli impatti negativi dell’agricoltura convenzionale sull’ambiente e sul clima stanno aumentando in maniera tangibile. Il riscaldamento globale, le guerre, la speculazione sulle materie prime e le ripercussioni sulle catene di distribuzione internazionali minacciano la disponibilità di cibo sano ed economico per le popolazioni nel Sud del mondo. Grazie a un’attenta gestione e conservazione del suolo e alla promozione della biodiversità, l’agroecologia offre un importante contributo a un sistema di coltivazione più sostenibile. Non solo le piante, gli animali, le persone e l’ambiente si sostengono a vicenda, ma anche il sistema alimentare diventa più equo, perché le persone possono decidere autonomamente come produrre e cosa mangiare. La produzione di cibo sano che preserva e costruisce la fertilità del suolo, la conservazione e lo sviluppo della biodiversità di sementi e di animali e l’utilizzo parsimonioso dell’acqua sono elementi centrali dell’agroecologia.

L’agroecologia è allo stesso tempo una scienza, un insieme di pratiche agricole sostenibili nonché un movimento sociale a sostegno di una maggiore sovranità alimentare. Il suo sviluppo è stato costante negli ultimi decenni. Non si concentra solo sui terreni e le aziende agricole, ma include raccomandazioni per l’intero sistema alimentare, dal campo al piatto, e tutto ciò che sta in mezzo.

Le persone, e non le multinazionali o gli accordi commerciali, devono poter decidere come e dove produrre il cibo e cosa mangiare. L’agroecologia non può prevenire il riscaldamento globale, ma può mostrare come le contadine e i contadini possono adattarsi ai probabili effetti dei cambiamenti climatici.

Le persone che fanno parte del gruppo di solidarietà nella regione keniota di Mochongoi si sostengono a vicenda nel lavoro nei campi.

Un’interazione di quattro dimensioni

La dimensione ecologica dell’agroecologia è di importanza centrale. Si tratta di creare terreni fertili, prevenire l’erosione e promuovere la biodiversità. I pesticidi altamente tossici e i fertilizzanti sintetici vengono sostituiti con l’impiego di metodi rispettosi dell’ambiente. Per essere meglio preparati ai cambiamenti climatici e ai loro effetti, si presta molta attenzione alle sementi locali.

A livello sociale, le conoscenze tradizionali sono fondamentali per praticare un’agricoltura equa e autodeterminata. I gruppi di risparmio solidale e l’istruzione delle donne rafforzano la creazione di comunità. Le donne svolgono un ruolo centrale nell’agricoltura e nell’alimentazione, poiché spesso si occupano del lavoro nei campi, della cura e della moltiplicazione delle sementi agricole, della preparazione dei pasti e della vendita dei raccolti al mercato.

A livello economico, gli approcci agroecologici rafforzano i cicli locali concentrandosi sull’agricoltura e prodotti alimentari della regione e di stagione. Il cibo viene prodotto per il mercato locale. Le sementi, come pure i fertilizzanti biologici e i pesticidi sono prodotti sul posto. Ci si sforza consapevolmente di garantire la varietà dei prodotti coltivati e di fare in modo che il cibo possa essere raccolto, se possibile, tutto l’anno, in modo che diverse fonti di reddito rafforzino le famiglie.

La codecisione e la partecipazione politica delle produttrici e dei produttori nonché del personale che lavora nell’agricoltura e nella trasformazione alimentare sono state sancite nella Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti delle contadine e dei contadini e delle altre persone che lavorano nelle aree rurali (UNDROP) del 2018. Questi diritti permettono di rivendicare concretamente la sovranità alimentare, il diritto al cibo e il controllo sulla terra e sulle sementi.

Cambiamenti concreti

L’agricoltura è un importante motore della crisi climatica e allo stesso tempo è molto influenzata dal riscaldamento climatico. Urgono cambiamenti concreti. Bisogna porre fine ai sussidi diretti e indiretti all’agricoltura industriale che promuove una coltivazione non sostenibile. L’uso di fertilizzanti e pesticidi chimici deve essere ridotto drasticamente. E anziché sulla produzione di piantagioni su larga scala, occorre puntare su aziende agricole diversificate e di piccole dimensioni, come pure sull’accesso alla terra, soprattutto per le donne del Sud globale.

Le organizzazioni partner di Azione Quaresimale in Asia, Africa e America Latina si adoperano per rafforzare ed espandere gli approcci agroecologici sia a livello pratico, sia politico. Promuovono e chiedono l’accesso a risorse come la terra, le sementi e l’acqua. Chiedono inoltre protezione e sicurezza per le attiviste e gli attivisti dei diritti umani che si battono per i diritti delle contadine e dei contadini.

Le piantine di porro sono piantate con cura e a debita distanza fra loro.

Ci aiuti a promuove un’agricoltura capace di porre fine alla fame

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