Oggi, il Consiglio federale ha pubblicato il messaggio sull’Iniziativa per multinazionali responsabili. Sebbene sottolinei le violazioni dei diritti umani da parte delle multinazionali con sede in Svizzera come un problema, il Governo appoggia le misure volontarie nella speranza che anche le imprese dubbiose, in futuro, rispettino i diritti umani. Tuttavia, diversi esempi mostrano che le misure volontarie non portano a cambiare il modo di pensare presso i quartieri generali delle multinazionali. Proprio per questo vari Paesi hanno varato leggi vincolanti, specialmente per lottare contro il lavoro dei bambini.
Cosa richiede l’iniziativa
L’iniziativa richiede che tutte le multinazionali rispettino i diritti umani nell’insieme delle loro relazioni d’affari. Affinché tutte le multinazionali si attengano a questo obbligo, delle conseguenze sono previste in caso di abuso. Le imprese devono dunque rispondere per le violazione dei diritti umani e per i danni all’ambiente.
L’iniziativa restituirà la correttezza
Gli iniziativisti si felicitano del fatto che il Consiglio federale – al contrario delle lobby economiche come Economiesuisse e Swissholdings – ha interpretato l’iniziativa in modo corretto. Così il Governo afferma che il meccanismo di responsabilità civile previsto dall’iniziativa si applicherà soltanto alle violazioni dei diritti umani che sono causati direttamente da una multinazionale. Viene anche sottolineato a ragione, che l’iniziativa non riguarda le piccole medie imprese (PMI).
Commento di Dick Marty, co-presidente del comitato d’iniziativa
Dick Marty, co-presidente del comitato d’iniziativa per multinazionali responsabili, deplora la posizione del Consiglio federale che insiste nel ritenere che da parte delle aziende multinazionali siano sufficienti misure volontarie per proteggere i diritti dell’uomo e l’ambiente: «Se vogliamo che tutte le multinazionali operino in modo conforme ai principi universalmente riconosciuti, alle violazioni devono necessariamente corrispondere delle conseguenze. Le imprese non possono pertanto esimersi dall’assumere responsabilità nei confronti di violazioni dei diritti umani e di danni all’ambiente causati dalle loro attività. Questo è anche nell’interesse delle molte imprese già sensibili e attive in questo ambito ed è pure fondamentale per la reputazione del nostro Paese e della sua piazza economica.»
Per maggiori informazioni potete contattare:
Dick Marty, co-presidente del comitato d’iniziativa, 079 621 29 39
Materiale sull’Iniziativa (in francese):
Analyse du message du Conseil fédéral du 15 septembre 2017 (dès ca. 15h30) : http://konzern-initiative.ch/analyse/?lang=fr
Rapport explicatif du texte de l’initiative pour des multinationales responsables : http://konzern-initiative.ch/?p=4046