I 64 casi sono attribuibili a 32 imprese di 14 settori. Le aziende produttrici di materie prime sono di gran lunga la causa principale dei problemi. Sono ben 19 i casi che provengono da questo settore, undici dei quali sono stati causati solo dal gruppo Glencore di Zugo, leader indiscusso di questa allarmante classifica. Al secondo posto ci sono le banche e l’industria alimentare, ciascuna con sette casi. Per quanto riguarda il tipo di avvenimento, i casi di inquinamento ambientale sono in testa con il 21%, seguiti dagli episodi di violazione dei diritti dei lavoratori e delle norme di sicurezza sul lavoro.
Un valido aiuto dall’Iniziativa per multinazionali responsabili
L’analisi include violazioni o accuse corrispondenti che sono state studiate dai media, dalle organizzazioni internazionali o dalle ONG e che sono ben documentate. Il numero di casi non segnalati dovrebbe essere elevato, poiché molti reclami non sono documentati in modo completo e non raggiungono il grande pubblico. Si nota inoltre che solo cinque società sono responsabili della metà di tutti i casi: Glencore, Nestlé, LafargeHolcim, Syngenta e Credit Suisse. Sembra che le precauzioni volontarie a cui queste grandi imprese fanno sempre riferimento non possano impedire il coinvolgimento nei problemi legati ai diritti umani e all’ambiente. Ciò sottolinea l’importanza e l’urgenza dell’iniziativa per multinazionali responsabili. L’iniziativa popolare impone alle imprese internazionali di verificare regolarmente i rischi per i diritti umani e l’ambiente e di adottare misure preventive per prevenire le violazioni. Questo obbligo di dovuta diligenza contribuirebbe a ridurre il numero di violazioni dei diritti umani e dell’ambiente da parte di imprese svizzere.
Fact Sheet (in tedesco) e grafico scaricabili al seguente link: http://www.sehen-und-handeln.ch/medien