Guatemala, nessuna prospettiva di giustizia
A fine luglio, il procuratore generale Consuelo Porras ha licenziato il procuratore speciale contro l'impunità (Fiscal Especial contra la impunidad, Feci) Juan Francisco Sandoval. Era l'ultima persona nell'apparato statale guatemalteco, che ha aveva cercato di combattere la corruzione dilagante: temendo per la sua vita e quella della sua famiglia, è partito per El Salvador.
Egar Hernandez, direttore di Caritas Verapaz, organizzazione partner di progetto di Azione Quaresimale, ci racconta la situazione nell’intervista.
Perché il principale investigatore anticorruzione Juan Francisco Sandoval è dovuto fuggire?
L’ufficio del Procuratore Speciale contro l’impunità, diretto da Sandoval, nato dalla Commissione Internazionale contro l’impunità in Guatemala (CICIG), è stato creato a fine 2006, per affrontare le violazioni dei diritti umani da parte del crimine organizzato e combattere la cronica corruzione in Guatemala. La CICIG, considerata per il Centroamerica un modello per uno stato di diritto, ha dovuto lasciare il paese già sotto il predecessore di Giammatteis, Jimmy Morales. Da quel momento, qualsiasi questione legata a istituzioni o persone che s’impegnano contro la corruzione nel potere statale viene trattata dal governo. Il licenziamento del procuratore speciale Sandoval era solo una questione di tempo, dato che era l’unico a perseguire l’élite corrotta. A Sandoval rimanevano solo due possibilità: andare in esilio oppure essere processato o perseguito con accuse infondate, che avrebbero messo a repentaglio la sua vita e quella della sua famiglia.
La Conferenza guatemalteca dei vescovi ha protestato contro il licenziamento, ma il governo ascolta la voce dei vescovi?
L’episcopato guatemalteco ha chiarito la propria posizione nel suo comunicato stampa, sottolineando che il licenziamento del procuratore speciale Sandoval per il Guatemala è un’«ingiustizia irreparabile per la giustizia e lo stato di diritto in Guatemala», essendo anche consapevole che questo licenziamento causerà disordini e malcontento tra la popolazione guatemalteca. Diversi vescovi hanno sostenuto le manifestazioni di protesta nelle loro diocesi e vi hanno persino partecipato. Il governo non ascolta più la voce dei vescovi, ma quest’ultimi sono ancora molto influenti tra la popolazione guatemalteca.
Cosa può fare Azione Quaresimale?
Può mantenere una stretta solidarietà con le organizzazioni partner di progetto in Guatemala, così come diffondere su larga scala le informazioni dettagliate sugli avvenimenti delle diverse regioni del paese. L’informazione nei nostri media locali è molto unilaterale, perché le notizie nei mass media, come la televisione e la radio, sono controllate dal governo e dai poteri economici. Sarebbe un grande aiuto per noi se la popolazione svizzera potesse ricevere informazioni veritiere sulla situazione in Guatemala.
Edgar Hernandez è teologo e assistente sociale, direttore di Caritas Verapaz, organizzazione partner di progetto di Azione Quaresimale in Guatemala.