Giustizia climatica: accelerare invece di rallentare! Per favore! Adesso!
Il 9 agosto è stato pubblicato l'ultimo rapporto scientifico del Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici (IPCC) delle Nazioni Unite. Le dichiarazioni sono allarmanti, in quanto nel rapporto l’IPCC afferma chiaramente che l’influsso umano sul riscaldamento globale è inequivocabile. Saranno necessari secoli o addirittura millenni per rimettere il sistema climatico in equilibrio.
Nel rapporto dell’IPCC si legge, tra l’altro, che gli eventi metereologici estremi in futuro aumenteranno. Già oggi assistiamo a catastrofi naturali riconducibili al riscaldamento globale: ondate di caldo in Canada e in Grecia, incendi boschivi in Grecia, Turchia, Russia e California, forti precipitazioni e grandinate in Svizzera, siccità in Iran e livelli record di scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia. Aumenteranno la frequenza e l’intensità delle ondate di caldo estremo e delle forti precipitazioni, così come periodi di siccità prolungati e ripetuti per più anni. Le organizzazioni partner di progetto di Azione Quaresimale vivono da anni sulla propria pelle questa realtà.
Il mondo ha bisogno ora di idee nuove non di freni
L’eliminazione graduale delle energie fossili deve essere coerente. Azione Quaresimale chiede emissioni zero entro il 2040 seguendo un percorso di riduzione lineare, perché la quantità di emissioni prodotte è importante, così come lo è il cosiddetto bilancio di CO₂, e non solo il momento in cui arriveremo a zero. Il Consiglio Federale ignora però l’urgenza della crisi climatica e ha formulato l’11 agosto un controprogetto inadeguato all’Iniziativa per i ghiacciai.
Maggiore giustizia climatica
In Svizzera abbiamo deciso democraticamente, con il rifiuto della revisione della legge sul CO₂, di non agire per una maggiore giustizia climatica neanche intraprendendo un piccolo passo. Il Consiglio Federale segue ora questa deludente decisione. Questo è ancora più triste se si pensa che anche molte persone nel Sud del mondo subiscono già, tragicamente, gli effetti massicci della crisi climatica. Nelle Filippine, per esempio, un tifone ha costretto la popolazione della costa a trasferirsi nella baraccopoli di Manila. La popolazione di queste zone, principale vittima degli eventi metereologici estremi, non ha i mezzi per adattarsi alla crisi climatica. Inoltre, benché non abbia per nulla contribuito alla crisi attuale ne sta sopportando le conseguenze peggiori.
Azione Quaresimale alla conferenza sul clima
Azione Quaresimale porterà la voce di queste persone alla Conferenza sul clima (COP26) a Glasgow in novembre, dove, fuori dall’agenda dei negoziati politici, dovranno essere adottati i piani d’azione a favore di coloro che subiscono il riscaldamento climatico. Sarebbe scandaloso concentrarsi solo sui negoziati inconcludenti e ignorare l’urgenza dell’azione, anche perché i segnali non sono mai stati così chiari e perché bisogna finalmente fare qualcosa!