Con un appello politico alla Consigliera federale Simonetta Sommaruga a favore di obiettivi climatici ambiziosi e un appello alla responsabilità personale, la Campagna ecumenica ha nuovamente sensibilizzato alla giustizia climatica. I messaggi fondamentali delle organizzazioni di cooperazione internazionale HEKS/EPER, Azione Quaresimale e Essere Solidali vanno di pari passo con quelli dell’ultimo rapporto del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC).
Dal punto di vista della giustizia climatica, la Svizzera non deve più emettere CO2 entro il 2050. Dato che questo ovviamente invece continuerà, la Campagna ecumenica chiede un’azione immediata. «Giustizia climatica significa che i paesi che sono le principali cause del riscaldamento globale devono assumersi la responsabilità delle conseguenze e dei danni globali del cambiamento climatico», dice Stefan Salzmann, responsabile della politica climatica ed energetica di Azione Quaresimale. La Svizzera dovrebbe quindi elaborare una nuova legge sul CO2 con un obiettivo del saldo netto pari a zero entro il 2040 con un percorso di riduzione almeno lineare ed eliminare in modo coerente i combustibili fossili. Una petizione ha già raccolto in tutta la Svizzera molte firme per questa rivendicazione e la campagna è ancora in corso.
La crisi climatica è grave, come dimostrano i due capitoli appena pubblicati del rapporto 6 dell’IPCC, che sottolinea l’urgenza di ridurre le emissioni globali di CO2, eliminare gradualmente i combustibili fossili e promuovere le energie rinnovabili. Le emissioni globali di CO2 sono in costante aumento e il piano generale della politica climatica internazionale sta portando il mondo su un percorso con un aumento della temperatura fino a 2,7 °C con conseguenze devastanti.
Ampio sostegno alla Campagna
«Siamo stati entusiasti del grande impegno delle congregazioni della Chiesa, delle classi scolastiche e dei volontari», dice Elke Fassbender, responsabile della campagna HEKS/EPER. Sono stati organizzati numerosi momenti conviviali a base di zuppa, sono state vendute oltre 70’000 rose e sono state usate idee creative per sensibilizzare alla questione della giustizia climatica. Anche il gioco “Escape Game”, messo a disposizione per il lavoro dei giovani è stato utilizzato attivamente con grande successo. Offre ai giovani un approccio ludico a vari aspetti della giustizia climatica, dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili, che possono poi affrontare in modo più approfondito. Questo acuisce il senso di responsabilità per le questioni climatiche in giovane età, perché tutti possono ridurre la loro impronta con le loro azioni.
Il titolo della campagna vuole dimostrare proprio questo: la vasca da bagno traboccante con acqua calda su un lato simboleggia il nostro comportamento di consumo nel Nord, la cui conseguenza è visibile sul lato destro con un uomo che si salva da un’inondazione, che rappresenta le varie catastrofi climatiche e la sofferenza che ne deriva. «Non si tratta di vietare alle persone di fare il bagno, ma di sensibilizzarle, incoraggiarle a riflettere e a cambiare il loro comportamento», afferma Matthias Dörnenburg, responsabile della Campagna ecumenica, a proposito del titolo della campagna.