Brasile: l’ombra minacciosa della pandemia

29.05.2020
Andreia Fanzeres, OpanAndreia Fanzeres, Opan

Nello Stato federale del Mato Grosso, sfruttando l’emergenza coronavirus, il governo sta abusando della procedura d'urgenza per tentare di far approvare una legge che minerebbe gravemente i diritti delle popolazioni indigene sulle loro terre. Opan, nostro partner di lunga data, ha allertato l'opinione pubblica.

La Costituzione brasiliana prevede la creazione di zone riservate alle comunità indigene, ma queste ultime devono intraprendere lunghe procedure amministrative prima di far sì che siano delimitate. Durante questo periodo e indipendentemente dallo stadio raggiunto nella procedura amministrativa, questi territori sono loro riservati, come recentemente confermato dalla Corte Suprema brasiliana in due distinti casi.

Va inoltre osservato che un individuo può acquisire diritti di utilizzo di un terreno semplicemente dichiarandone la proprietà. Lo Stato è quindi tenuto a verificare se tale richiesta sia legittima e se nel caso in questione si applica la legislazione ambientale. Recentemente, tuttavia, un numero crescente di casi è stato esentato da questa revisione, il che significa che l’applicazione della legislazione ambientale è più lassista.

Una palese violazione di un diritto costituzionale

Sebbene la situazione giuridica sia chiara, il governatore del Mato Grosso, in accordo con il governo, ha proposto al parlamento regionale di modificare la legge per consentire a chiunque di far valere i propri diritti in un territorio già utilizzato dalle popolazioni indigene, a condizione che le procedure amministrative relative a quel territorio non siano ancora state ultimate. Andreia Fanzeres, collaboratrice del nostro partner Opan, non nasconde la sua indignazione: «Questa revisione è in diretto conflitto con la Costituzione e con le citate sentenze della Corte Suprema». La commissione incaricata dell’esame preliminare ha adottato il progetto di emendamento tramite voto elettronico con procedura d’urgenza ed è ora sul tavolo del parlamento del Mato Grosso. La votazione era prevista negli scorsi giorni ma, a seguito delle pressioni da parte del nostro partner, la Procura di Brasilia è intervenuta per chiedere al governo del Mato Grosso di sospendere l’esame del disegno di legge fino a quando non saranno state valutate tutte le sue conseguenze.

Distruzione dei mezzi di sussistenza della popolazione indigena

Se il parlamento dovesse comunque approvare questo disegno di legge nei prossimi giorni, Opan teme una valanga di richieste di diritti d’uso della terra nei territori indigeni, che minaccerebbero seriamente i mezzi di sussistenza delle comunità interessate.

Sebbene faccia parte del Consiglio ambientale del Mato Grosso, Opan non è stata informata dell’intenzione di modificare la legge e la società civile è giunta a conoscenza del voto elettronico solo grazie alla segnalazione di un membro del parlamento e di un giornalista. Queste manovre confermano il sospetto che il governo del Mato Grosso e la commissione di controllo vogliano abusare dello stato di emergenza per far avanzare questo dossier esplosivo in sale riunioni virtuali senza informare o consultare le comunità indigene interessate.

Opan trifft sich regelmässig mit Führungspersönlichkeiten der IndigenenUn incontro fra esponenti di OPAN e rappresentanti delle comunità indigene.

Opan a difesa dei diritti degli indigeni

Dal 1969, Opan difende gli interessi delle popolazioni indigene che vivono nello stato del Mato Grosso e incoraggia queste comunità a lavorare in rete. In questo caso particolare, Opan, in collaborazione con altre organizzazioni non governative, ha sviluppato a tempo di record informazioni e documenti di riferimento sugli effetti negativi del disegno di legge. A seguito delle pressioni esercitate da alcuni media nazionali, il governo ha dovuto spiegarsi e, per la prima volta, informare il pubblico. Opan è anche in contatto diretto con la Procura della Repubblica brasiliana, che ha il compito di garantire il rispetto della Costituzione.

David Knecht, responsabile programma Clima e energie presso Azione Quaresimale

 

Azione Quaresimale intende continuare a sostenere le sue organizzazioni partner nei 14 paesi nella stessa misura, in modo che non siano costrette a licenziare il personale e possano adattare il loro lavoro alle circostanze.

Per poter mantenere e continuare questo lavoro, ogni offerta è preziosa. Qui può saperne di più sui progetti di Azione Quaresimale che sostengono le comunità indigene minacciate.

 

Sostenga le popolazioni indigene in Brasile nel difendere i loro diritti

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plakat gegen corona: bleiben sie zu hause.Un manifesto sul Covid-19: niente assembramenti né visite, ma restate a casa.

Situazione generale in Brasile

In Brasile, 245’595 persone sono risultate positive e 16’370 sono morte a causa del Covid-19, ma i numeri continuano a crescere in maniera esponenziale.

La diffusione ha due cause principali: da un lato, 13 dei 240 milioni di brasiliani vivono nelle favelas, senza acqua corrente o spazio sufficiente per rispettare la distanza sociale. D’altra parte, e soprattutto, si spiega con l’immobilismo del governo di Bolsonaro, che, appena all’inizio di maggio, ha detto a un giornalista: «E poi? Cosa vuole che faccia?»

L’estrazione mineraria e il disboscamento illegali in Amazzonia continuano a un ritmo spaventoso, tanto che i lavoratori stanno diffondendo il virus anche in zone molto remote. Per questo motivo, il 3 maggio scorso, il fotografo brasiliano Sebastião Salgado e un gruppo di artisti, ricercatori e altre personalità di spicco di tutto il mondo hanno scritto una lettera aperta per protestare contro il genocidio della popolazione indigena.

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