Nel novembre 2020, gli uragani Eta e Iota hanno causato danni devastanti in Guatemala. Le persone più colpite sono state quelle della remota regione montuosa del nord, dove Azione Quaresimale gestisce diversi progetti. Grazie ai suoi team per le catastrofi, il governo svizzero ha potuto rispondere immediatamente alla richiesta di aiuto umanitario del governo guatemalteco. Un breve resoconto.
Come la Svizzera si prepara alle catastrofi in America Centrale
In primo luogo, la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) mantiene un Grupo de Intervención y Apoyo Rápido (GIAR) in America centrale, composto da esperti latinoamericani in aiuto umanitario. In secondo luogo, nel 2013 le ambasciate svizzere e sei organizzazioni svizzere di cooperazione internazionale attive in America centrale hanno creato una squadra di pronto intervento locale: l’Equipo de emergencia local (EEL). L’obiettivo di entrambe le organizzazioni è quello di fornire, in modo rapido ed efficiente, l’aiuto d’emergenza dalla Svizzera alla popolazione colpita. Negli ultimi cinque anni, la coordinazione locale di Azione Quaresimale ha assunto il compito di coordinare l’EEL.
I membri dell’EEL si incontrano regolarmente per uno scambio e organizzano formazioni congiunte destinate alle organizzazioni locali partner di progetto delle organizzazioni svizzere di cooperazione internazionale, su come affrontare le catastrofi. Ci sono anche scambi regolari con esperte ed esperti del GIAR.
Impegno comune per 1’700 famiglie
Dopo gli uragani e le inondazioni senza precedenti del novembre 2020, le due organizzazioni hanno lavorato a stretto contatto per la prima volta. Il loro intervento si è svolto per 22 giorni in una delle zone più colpite, San Pedro Carchá in Alta Verapaz. Asociación T’zuul Taq’a si è rivelata un sostegno importante nella distribuzione effettiva degli aiuti d’emergenza. È un’organizzazione partner di progetto di Azione Quaresimale da oltre dieci anni e il suo team ha una solida conoscenza della regione e parla la lingua locale q’eqchi. Anche le collaboratrici e i collaboratori di T’zuul Taq’a erano molto motivati e solidali con la popolazione. Durante l’azione congiunta, oltre 1’700 famiglie sono state rifornite di beni di prima necessità quali cibo, acqua potabile, nonché materiale igienico e protettivo contro il Covid-19.
Aiuti d’emergenza: più sono coordinati, tanto più sono efficaci
Non sono state solo le organizzazioni svizzere a collaborare, ma hanno coordinato i loro interventi anche con gli aiuti umanitari di altri paesi, le Nazioni Unite e gli aiuti governativi in caso di catastrofe. Nella valutazione, questa esperienza è stata considerata efficace da tutti i partecipanti: tutti erano informati delle azioni degli altri e si attenevano ai ruoli assegnati. Come risultato, gli aiuti umanitari assolutamente necessari sono stati forniti nel tempo record di una sola settimana. Un totale di 73 tonnellate di beni di prima necessità è stato consegnato alle famiglie colpite in 14 grandi comunità remote.
Il ritorno alla vita normale richiede tempo
Grazie alla proficua collaborazione tra l’organizzazione partner di progetto locale di Azione Quaresimale, T’zuul Taq’a, con EEL e GIAR, le famiglie danneggiate dagli uragani di Alta Verapaz vengono ora sostenute anche nel processo di ricostruzione. Ricevono contanti che possono usare per le loro necessità di base: cibo, acqua potabile, sementi, riparazione e ricostruzione di case o articoli per l’igiene come sapone, assorbenti igienici e disinfettanti. L’obiettivo è che tutti possano vivere come prima della catastrofe. Perché solo quando i bisogni fondamentali di sicurezza – sufficiente cibo, un tetto sopra la testa – sono soddisfatti, è possibile per le famiglie dedicarsi nuovamente ai progetti di sviluppo.
Yojana Miner
Membro del team di coordinamento di Azione Quaresimale e Pane per tutti
Coordinatrice di EEL Guatemala.