Mutamenti climatici in Guatemala

Condizioni meteorologiche sempre più imprevedibili

05.03.2024

Per le contadine e i contadini del Guatemala è sempre più difficile garantirsi il fabbisogno alimentare. Il riscaldamento globale porta a un aumento dei periodi di siccità e degli uragani, rendendo più complicata la coltivazione e il raccolto di cibo. Questa situazione spinge pertanto molte persone a emigrare.

Come molti altri Paesi del Sud, anche il Guatemala sta subendo direttamente l’impatto del mutamento climatico: oltre agli eventi estremi come la siccità e gli uragani, è aumentata anche l’incertezza legata alle condizioni meteorologiche giornaliere. «In pratica, o tutto si secca perché non piove da molto tempo, oppure viene spazzato via dalle piogge intense e prolungate», racconta Inés Pérez, coordinatrice di Azione Quaresimale in Guatemala. «Inoltre, le previsioni meteorologiche sono meno affidabili rispetto al passato, per cui per le contadine e i contadini è più difficile decidere il momento in cui seminare e raccogliere.»

Di conseguenza, molte persone, prive di alternative, sono costrette a nutrirsi delle proprie sementi, ritrovandosi così senza riserve per la prossima semina. «Inoltre, sono quasi sempre costrette a comperare mais perché non riescono più a raccoglierne a sufficienza», afferma Inés. Il mais costituisce la base per le tortillas, presenti praticamente in ogni pasto. Negli ultimi tempi, l’aumento di oltre il doppio del prezzo di questo alimento di base rende la vita delle famiglie contadine ancora più complicata.

Agricoltura presto a rischio?

Pur essendo considerato il Paese dell’eterna primavera per i suoi molteplici microclimi, attualmente il Guatemala sta vivendo un cambiamento drastico. «Vi sono regioni in cui non piove quasi mai e ci preoccupa il fatto che in in questo corridoio arido, che attraversa diversi Paesi dell’America centrale, prima o poi non sarà più possibile praticare l’agricoltura.»

Inés Pérez, coordinatrice in Guatemala, si trova davanti a una siepe di fiori.
Inés Pérez è la nostra coordinatrice in Guatemala ed è preoccupata per le conseguenze del riscaldamento globale nel suo Paese.

Già ora molte persone, soprattutto i giovani, stanno lasciando il Paese. «Molti uomini si dirigono verso le tenute dei grandi proprietari terrieri lungo la costa, dove lavorano in piantagioni per una paga da fame», spiega Inés. Altri intraprendono il viaggio verso gli Stati Uniti sperando in una vita migliore. «Ma per riuscire nel loro intento devono vendere tutto ciò che hanno e molti non sopravvivono alla pericolosa traversata.»

Un sostegno che dà buoni frutti

I progetti sostenuti da Azione Quaresimale in Guatemala stanno cambiando la situazione. «Le famiglie con cui collaboriamo possono reagire agli effetti del riscaldamento globale grazie alle pratiche agroecologiche, ottenendo migliori raccolti e raggiungendo persino una certa indipendenza economica.» Ciò si traduce in una diminuzione del tasso di emigrazione, anche perché, grazie a una migliore formazione, riescono a trovare lavoro.

Sempre più spesso, con il sostegno di Azione Quaresimale, le famiglie ottengono i titoli di proprietà e non devono più temere di essere scacciate dalle proprie terre. «Sono piccole gocce di miglioramento in un oceano di problemi», afferma Inés. «Ma sono anche dei segnali di speranza che dimostrano che è possibile apportare dei cambiamenti.»

Insieme alle organizzazioni partner locali, Azione Quaresimale sviluppa progetti per garantire la sicurezza alimentare e prevenire la fame in Guatemala. Per saperne di più sul nostro impatto in Guatemala, clicchi qui.

La moglie di un contadino lavora con metodi agroecologici e raccoglie foglie.
Metodi di coltivazione agroecologici

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