Nepal

Le donne e le caste inferiori, come gli indigeni Dalit, sono ancora fortemente discriminate in Nepal. Sono anche i più colpiti dalle conseguenze del riscaldamento globale, che mettono in pericolo i raccolti e l’alimentazione.

Priorità

Priorità

  • Agricoltura sostenibile
  • Sicurezza alimentare
  • Empowerment
  • Diritti umani
Beneficiari

Beneficiari

10 232

donne

7 899

uomini

Budget annuale

Budget annuale

700 000 CHF

Riscaldamento globale e malnutrizione

La vita nelle valli montane dell’Himalaya è una sfida quotidiana per le famiglie contadine nepalesi. Il riscaldamento globale sta peggiorando ulteriormente la loro situazione, con precipitazioni irregolari e talvolta violente da un lato, e siccità estrema dall’altro. I più colpiti sono coloro che vivono ai margini della società: le donne, le ragazze, i senza terra e le caste inferiori come i Dalit. La mancanza di accesso alle risorse essenziali e l’aumento dell’inflazione, stanno portando molte persone alla malnutrizione.

Sensibilizzazione e nuove tecniche di coltivazione

È qui che entrano in gioco Azione Quaresimale e le sue organizzazioni partner: grazie al loro sostegno, i Dalit si stanno organizzando in gruppi per rivendicare più efficacemente i propri diritti. Allo stesso tempo, le donne contadine stanno adottando nuovi metodi agroecologici che migliorano i raccolti e aumentano la loro sicurezza alimentare, riducendo la loro dipendenza dal riso importato, spesso costoso. Coltivare ortaggi e piantare alberi da frutta e noci arricchisce e diversifica la loro dieta a lungo termine. I nostri progetti promuovono anche la parità di diritti delle donne e mobilitano la società civile per combattere il matrimonio precoce, ancora molto diffuso.

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Obiettivo

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Agroecologia per la sicurezza alimentare

2174 famiglie coltivano orti con metodi agroecologici, ortaggi, alberi da frutto, noci e piante da foraggio. Questo approccio sostenibile garantisce un migliore accesso a cibo nutriente e rafforza la sicurezza alimentare, anche in tempi di crisi.

Meno discriminazione

Circa 3’500 famiglie Dalit si sono riunite in comunità solidali per analizzare le cause della discriminazione, costruire la propria autostima e rivendicare gradualmente i propri diritti. Pur appartenendo a una casta inferiore, cominciano a essere invitati a importanti eventi del villaggio e ad avere accesso ai templi, che prima erano vietati. Inoltre, alcune caste superiori sono ora disposte a mangiare i pasti preparati dai Dalit. Allo stesso tempo, anche altri gruppi indigeni stanno ricevendo sostegno.

Difendere i propri diritti in modo solidale

4’808 famiglie si sono riunite in comunità solidali e sono riuscite a convincere le autorità a fornire un sostegno finanziario per l’adozione di metodi agroecologici. In totale, i Comuni hanno stanziato 17’800 franchi svizzeri per questa iniziativa. Inoltre, una rete di oltre 100 organizzazioni sta facendo pressione sulle autorità per combattere i matrimoni precoci, ottenendo un finanziamento annuale di 41’000 franchi per l’attuazione di misure concrete.

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