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Burkina Faso

Come tante altre persone, Yelkouni Clarisse è dovuta fuggire dal suo villaggio natale. Oggi dirige una rete di donne che sta cambiando la vita delle persone.

Fonte: Richard Djielbeogo

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25.09.2025

Burkina Faso, Efficacia, Innovazione

Burro e sapone per una vita migliore

Nel Sud del Burkina Faso, 1500 donne trasformano le noci di karité in burro e sapone. Quest’attività garantisce loro un prezioso reddito supplementare che permette anche di migliorare la loro alimentazione. Con il sostegno di Azione Quaresimale, il processo di produzione è stato semplificato, alleggerendo il loro lavoro e migliorando la produzione.

Autore

Ralf Kaminski, redattore

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Una paziente raccolta

Tutto inizia con la raccolta, alla fine della stagione delle piogge. «Per ottenere un burro di qualità, bisogna aspettare che le noci siano perfettamente mature», spiega Thérèse. «Partiamo la mattina presto per andare nei campi a raccogliere quelle cadute naturalmente». Spesso ci vogliono quattro giorni per raccoglierne abbastanza da rendere redditizia la lavorazione.

Le noci vengono poi selezionate, lavate e asciugate al sole. Devono essere girate regolarmente fino a quando non sono perfettamente asciutte, prima di essere conservate in grandi sacchi al riparo dall’umidità.

 

La produzione del burro di karité in immagini

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Le noci di karité vengono sgusciate e macinate meccanicamente e poi tostate qui.

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Una macchina mescola il composto fino a trasformarlo in burro.

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La parte di qualità inferiore viene arricchita con acqua e profumo e versata in uno stampo.

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La massa solidificata sotto forma di sapone viene quindi tagliata a cubetti e stampata.

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La parte di burro di karité di alta qualità viene cotta e liquefatta.

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Il burro di karité finito è pronto per la vendita.

A dipendenza della qualita, diventa burro o sapone

Una volta che le noci sono ben secche, vengono rotte e tritate con delle macchine. Poi subentrano le donne: tostano la polvere ottenuta in un grande calderone, la liquefanno in un’altra macchina, quindi la mescolano e la impastano fino ad ottenere una pasta dai colori cioccolatosi. Una macchina la mescola a lungo, fino a trasformarla in burro. La cottura e il confezionamento in barattoli di plastica vengono infine effettuati con cura a mano.

Con il burro di qualità inferiore, le donne producono sapone. «Aggiungiamo all’impasto olio di cocco, acqua, un po’ di profumo e bicarbonato di sodio per solidificarlo», spiega Thérèse. Dopo un giorno di riposo all’ombra, la preparazione si trasforma in sapone. Viene quindi tagliata in blocchi di dimensioni uguali grazie a una macchina semiautomatica, poi contrassegnata con un sigillo.

Un’ulteriore sfida: conquistare nuovi mercati

«Questo progetto ha migliorato notevolmente la nostra situazione finanziaria e quindi la nostra vita», afferma Kiravienou Thérèse Agouabem. «In passato occorrevano più persone e più tempo per produrre, eppure producevamo meno di oggi. Purtroppo, mancano ancora sbocchi commerciali: con più mercati potremmo vendere molto di più.»

Azione Quaresimale collabora con Lougouzena dal 2012. L’associazione sostiene circa 3500 persone in 21 villaggi del Sud del Burkina Faso, con l’obiettivo di migliorare la loro alimentazione e diversificare le loro fonti di reddito, in particolare grazie alla produzione di burro di karité e sapone.

Per saperne di più sulla produzione del burro di karité, ecco un video esplicativo (in francese).

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