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Haiti

Rosemelie Jean, 46 anni, durante la produzione di un rum a base di cocco. La contadina di Saint-Louis-du-Nord è sposata e ha tre figli di età compresa tra i 6 e i 18 anni.

Fonte: Georges Harry Rouzier

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15.10.2025

Haiti, Porre fine alla fame, Sicurezza alimentare

Dalla fame alla sicurezza alimentare

In passato, l'haitiana Rosemelie Jean coltivava il suo campo senza un piano preciso. I raccolti erano scarsi e la sua famiglia soffriva regolarmente la fame. Ora tutto questo è finito grazie ai metodi di coltivazione sostenibili che ha imparato grazie ad Azione Quaresimale. Oggi Rosemelie riesce persino a guadagnare denaro vendendo il surplus del raccolto.

Autore

Ralf Kaminski, redattore

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«Prima avevamo poco da mangiare, soprattutto i in primavera, e dovevamo affidarci ai mercati per acquistare prodotti importati, spesso troppo cari per noi. Quando non potevamo permetterceli, pativamo la fame. Oggi, grazie ad Azione Quaresimale e alla sua organizzazione partner ADAG, abbiamo imparato a coltivare secondo i principi dell’agroecologia, e da allora non ci manca più nulla. Mangiamo prodotti sani e nutrienti coltivati con le nostre mani: fagioli, carote, spinaci, ignami, patate dolci, banane, arance, papaya e molto altro. Non dipendiamo più da ciò che troviamo al mercato e possiamo finalmente offrire tre pasti al giorno ai nostri bambini.

Un tempo coltivavamo i campi senza metodo né strategia, e il terreno si impoveriva in fretta. Oggi, invece, abbiamo imparato a gestirlo in modo sostenibile, così da ottenere per anni cibo sano e diversificato. Il raccolto è talmente abbondante che possiamo trasformarne una parte e venderla al mercato. Con il denaro guadagnato, adesso possiamo permetterci di mandare i nostri figli a scuola.

Con il sostegno di ADAG, nel frattempo ho fondato anche io un’associazione, in cui creiamo anche vivai e miglioriamo l’allevamento. Prima, le circa 70 capre vagavano liberamente nel villaggio, danneggiando i nostri orti. Ora, invece, sono tenute in recinti, ricevono cure quando si ammalano e ne gestiamo la riproduzione, garantendo una buona diversità genetica. Durante le formazioni offerte da ADAG abbiamo anche imparato che donne e uomini hanno gli stessi diritti e doveri. Oggi, a differenza di prima, mio marito ed io lavoriamo come una squadra. Insieme ci impegniamo per migliorare le condizioni di vita della nostra famiglia.

Per il futuro spero che ADAG e Azione Quaresimale continuino ad aiutarci a trovare nuovi sbocchi di mercato per i nostri prodotti. E che ci siano altre formazioni, anche per i giovani, affinché possiamo andare avanti e costruire così un Paese
migliore, libero dalla criminalità e dalla fame.»

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