Voci dal Sud

Scongiurare una crisi alimentare

14.07.2022
Le coordinatrici e i coordinatori dei paesi in cui Azione Quaresimale opera, descrivono le condizioni di vita della popolazione. Ecco un commento di Djibril Thiam e Ndeye Wade, membri della coordinazione del programma di Azione Quaresimale in Senegal.
Nella serie di testimonianze “Voci dal Sud”, le coordinatrici e i coordinatori dei paesi in cui Azione Quaresimale opera, descrivono le condizioni di vita della popolazione, nel contesto della guerra in Ucraina. In questo difficile momento, i programmi di Azione Quaresimale danno speranza e infondono fiducia a chi fatica a sbarcare il lunario.

Ecco un commento di Djibril Thiam e Ndeye Wade, membri della coordinazione del programma di Azione Quaresimale in Senegal.

«All’inizio, la popolazione non erano molto preoccupata per la guerra in Ucraina, perché si trattava di un conflitto che stava avvenendo molto lontano dal nostro Paese. I media riportavano solo alcune informazioni sugli attacchi russi e sui discorsi del presidente ucraino. Con il passare del tempo la consapevolezza è cambiata: questa guerra riguarda anche noi. Perché ciò che amiamo e mangiamo molto in Senegal, il pane, non può essere preparato senza il grano proveniente dall’Ucraina. Nel frattempo, la gente si è resa conto che questa guerra deve finire e tutti pregano per una rapida fine.

Nei periodi di carenza di cibo, le donne dei gruppi di solidarietà possono fare affidamento sulle riserve comunitarie.
Produrre autonomamente invece di importare
Gli alimenti di base, grano e mais, sono diventati molto più costosi perché la maggior parte di essi viene importata. Sebbene lo Stato abbia introdotto delle sovvenzioni, non si sa per quanto tempo potrà fornire questo sostegno finanziario. Inoltre, gli economisti temono che le aziende debbano chiudere e che molte persone perdano il lavoro. Il Senegal esporta infatti pesce, crostacei, minerali, scorie e ceneri in Ucraina.

Anche se la guerra si fermasse oggi, in Senegal non saremmo al riparo da una grave carestia nei prossimi mesi. Attualmente stiamo lavorando con le persone coinvolte nei nostri progetti per trovare il modo di scongiurare le conseguenze di una possibile crisi alimentare. La soluzione individuata è quella di coltivare da soli l’80% del cibo di cui abbiamo bisogno. Un simile traguardo non si raggiunge dall’oggi al domani, ma grazie ai nostri gruppi di risparmio solidale siamo sulla strada giusta e abbiamo già ottenuto molto».

Sostenga il nostro programma in Senegal

I progetti di Azione Quaresimale danno vita a gruppi di solidarietà chiamati calebasse. Circa 50'000 membri dei gruppi, il 90% dei quali sono donne, versano regolarmente piccole somme di denaro. Grazie a questo risparmio comune i membri possono aiutarsi a vicenda nei momenti di bisogno, ottenendo prestiti senza interessi e scongiurare l'indebitamento cronico. La creazione di reti attraverso le calebasse garantisce l'indipendenza e promuove lo scambio di conoscenze ed esperienze.

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