Nella regione di Kananga nella provincia del Kasaï Central la quotidianità è contrassegnata da una gestione statale catastrofale, da continue violazioni dei diritti umani, da un sistema scolastico precario e da una povertà endemica. Lo scopo del progetto è formare animatrici e animatori socio-pastorali per sensibilizzare e aiutare in maniera efficiente e con professionalità la popolazione della regione.
Azione Quaresimale sostiene questo progetto per migliorare le condizioni socio-economiche dei congolesi nella regione di Kananga. In particolare, i beneficiari diretti sono 41 uomini e 8 donne che stanno seguendo la formazione del ciclo triennale, e 9 animatori e 1 animatrice che hanno concluso la formazione nel 2015 e che stanno muovendo i primi passi sul terreno. I beneficiari indiretti sono 139 associazioni e le 2’572 persone ad esse affiliate che sono affiancate dai neo-diplomati e gli abitanti di 1’106 parrocchie di 8 diocesi della regione.
L’ong congolese partner per questo progetto è l’Institut supérieur de Sciences Religieuses (ISSR), che da 34 anni funge da piattaforma formativa con lo scopo di fornire, alle 8 diocesi della regione, personale competente per il servizio della pastorale e per la promozione di uno sviluppo integrale della popolazione delle varie località.
Ecco che cosa possiamo fare anche grazie al suo aiuto:
- formare 49 studenti alle scienze umane, alla teologia, alle scienze religiose;
- formare 49 studenti nelle tecniche di animazione;
- formare 49 studenti nelle tecniche agro ecologiche;
- accompagnare 10 neo diplomati nel loro primo anno di lavoro quali assistenti socio pastorali;
- preparare il terreno per la costituzione di 6 cooperative per la commercializzazione di prodotti agricoli e pastorizi;
Mancanza di gestione statale adeguata e settore agricolo arretrato
La Repubblica Democratica del Congo (RDC) ha alle spalle un passato travagliato e davanti a sé un futuro sempre ancora incerto. La Conferenza episcopale della RDC e l’assemblea episcopale provinciale del Katanga hanno lanciato alla fine del 2015 due appelli affinché gli articoli della Costituzione, le scadenze elettorali e l’alternanza democratica siano rispettati.
La popolazione congolese è dedita all’agricoltura, che fornisce la quasi totalità del reddito. Ma la relazione con l’ambiente non è attenta: incendi boschivi e conseguente perdita di fertilità del suolo, disboscamento incontrollato, caccia non regolamentata, proliferazione di bottiglie e sacchetti di plastica, pesca con la dinamite che distrugge anche le uova. La manioca, l’alimento di base, è prodotta tutto l’anno grazie alla raccolta continuata a cui ben si presta. Il mais, l’arachide, il riso, i fagioli niébé e quelli rossi completano il ventaglio di ciò che si coltiva. Pur avendo una buona disponibilità di terreni adatti a varie culture, mancano sementi migliorate per variare l’alimentazione, tanto che le statistiche nazionali rivelano che la regione è al primo rango per il tasso di malnutrizione. Nella scelta delle colture prevalgono fattori aleatori come un opinabile guadagno e non una scelta ragionevole su ciò che serve al fabbisogno individuale.