Sudafrica

Glencore lascia in attesa i minatori malati

27.02.2023

Per anni, John* e i suoi colleghi hanno lavorato nelle miniere di carbone sudafricane senza ricevere maschere per proteggersi dalla polvere di carbone. Oggi, più di mille ex minatori come lui soffrono di malattie polmonari e chiedono un risarcimento alle compagnie minerarie. Azione Quaresimale e HEKS sostengono le loro rivendicazioni.

François Mercier, Responsabile Materie prime e diritti umani

Nella provincia di Mpumalanga, in Sudafrica, le miniere di carbone sono ovunque. Il lavoro nelle miniere, sia sotterranee, sia a cielo aperto, è duro e mal pagato. La polvere e i pericoli sono onnipresenti.

I quattro minatori che ho incontrato qualche anno fa a Ermelo avevano tutti lavorato per più di 20 anni nelle miniere di carbone, comprese quelle di proprietà del gigante svizzero delle materie prime Glencore. Solo nel 2000, dopo le proteste dei sindacati per le pessime condizioni di lavoro, le compagnie minerarie hanno accettato di fornire maschere di protezione ai lavoratori.

Effetti collaterali che durano tutta la vita

Per oltre mille minatori questa misura è giunta troppo tardi. La polvere di carbone si è accumulata in fondo ai polmoni e a distanza di anni ha scatenato una malattia polmonare, la pneumoconiosi.

I quattro minatori di Ermelo oggi non lavorano più e sono visibilmente molto segnati dalla malattia: «Non riesco a respirare normalmente. Mi fa male il petto e ho problemi cardiaci», dice John*. Il suo collega aggiunge: «Non riesco a respirare senza medicine». Insieme ad altri ex minatori, hanno fondato l’associazione Zamani (che in lingua Zulu significa «Corriamo il rischio») per aiutarsi a vicenda. Molti dei loro ex colleghi sono già morti a causa della malattia.

Dopo aver lavorato nelle miniere di carbone per più di 20 anni, questi ex minatori soffrono di malattie polmonari.

Il lungo cammino verso il risarcimento

Nel 2017 la Commissione episcopale sudafricana Giustizia e Pace, partner di Azione Quaresimale e HEKS, ha deciso di appoggiare i minatori e le loro famiglie. Organizza per centinaia di persone controlli medici per verificare la presenza di pneumoconiosi e sostiene le richieste di risarcimento nei confronti delle aziende negligenti.

Nel dicembre 2022, la pazienza dei minatori si è ormai esaurita. Protestano davanti a una filiale della Glencore fuori Johannesburg e chiedono un risarcimento per i malati. Joseph Nzimande, rappresentante delle comunità colpite, afferma: «Glencore ha guadagnato miliardi grazie alle miniere di carbone. È giusto che ora l’azienda risarcisca coloro che hanno contratto la pneumoconiosi lavorando duramente per lei».

A inizio febbraio 2023, Giustizia e Pace e una delegazione di minatori hanno finalmente incontrato dei rappresentanti dell’azienda. Quest’ultima ha promesso di prendere presto posizione in merito, ma non sembra aver preso sul serio le loro richieste. I minatori hanno già annunciato che continueranno a protestare e che stanno prendendo in considerazione azioni legali. Sosteniamoli affinché riescano ad ottenere un risarcimento!

nome di fantasia

Minatori malati e le loro famiglie protestano davanti a una filiale della Glencore in Sudafrica.

Sostenere i lavoratori delle miniere in Sudafrica

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