L’agroecologia rafforza il diritto al cibo

In Sudafrica, la politica agricola non tiene conto dell’approccio agroecologico. Per contrastare gli effetti del riscaldamento globale, molte contadine e molti contadini sudafricani si stanno impegnando in reti locali e nazionali. L’agroecologia è la strada giusta verso un modello agricolo socialmente equo e rispettoso del clima? Uno studio di Azione Quaresimale analizza questa domanda. Esplora come rafforzare le iniziative agroecologiche in Sudafrica e come ancorare una strategia agroecologica nazionale nella politica agricola del Paese.

Un commento di Claudia Fuhrer, responsabile Giustizia alimentare / diritto al cibo presso Azione Quaresimale

Molte reti locali e nazionali di agricoltrici e agricoltori, come pure organizzazioni non governative considerano l’agroecologia come un’alternativa all’agricoltura industriale: essa riduce il riscaldamento globale e rispetta i diritti delle famiglie contadine. Lo studio di Azione Quaresimale analizza i punti di forza e di debolezza degli sforzi agroecologici in Sudafrica, basandosi su interviste e visite sul campo a 35 organizzazioni e reti.

Molteplici sfide da affrontare

Lo studio evidenzia le lacune nell’attuazione dell’agroecologia in Sudafrica. Le iniziative agroecologiche sono ancora in gran parte frammentate e non è ancora stata stabilita una concezione comune dell’agroecologia. Inoltre, la maggior parte degli agricoltori coinvolti coltiva piccoli appezzamenti di terreno e orti domestici. Questa popolazione, composta per lo più da donne anziane, è spesso emarginata dalla società e deve fare i conti con la predominanza dell’agricoltura industriale.

L’agroecologia è una valida alternativa

Lo studio conclude tuttavia che le iniziative agroecologiche possono fornire la base per alternative all’agricoltura industriale, promuovendo al contempo il diritto al cibo. Per incoraggiare lo sviluppo dell’agroecologia in Sudafrica, è necessario mettere in atto un coordinamento efficace, per rafforzare e creare collegamenti tra le varie iniziative agroecologiche, stabilendo al contempo una strategia comune per influenzare la politica agricola nazionale. Un adeguato finanziamento governativo è essenziale per sostenere le iniziative esistenti.

Qui è possibile consultare lo studio in versione integrale (in inglese)