Un commento di Bernd Nilles

La violenza non è mai la soluzione

21.03.2022

Un commento di Bernd Nilles

La violenza non è mai la soluzione

La guerra infuria in Europa da oltre due settimane. Le notizie di violenza e sofferenza nelle nostre vicinanze attirano la nostra attenzione. Ma molte persone nei Paesi in cui opera Azione Quaresimale sono costantemente confrontate con violenza, disordini e guerra, e in alcuni casi lo sono da diversi anni. La violenza non è mai un’opzione. È importante rafforzare le forze pacifiche e gli appelli alla pace.

Un commento di Bernd Nilles, direttore di Azione Quaresimale

La guerra in Ucraina dura già da oltre due settimane. Le continue e scioccanti notizie mi toccano da vicino. Sono profondamente colpito perché la gente subisce violenza nelle mie immediate vicinanze, a poche ore di distanza. Violenza causata da un potere statale, con l’aiuto del suo enorme esercito, diretta contro uno stato sovrano e un popolo che ha conquistato la libertà e la democrazia a caro prezzo e con grande dolore.

La violenza è all’ordine del giorno
Purtroppo anche la violenza è all’ordine del giorno in quasi tutti i paesi in cui Azione Quaresimale è attiva. Conflitti armati, espulsioni, minacce di morte sono situazioni che le persone nei Paesi partner di progetto vivono, in alcuni casi, anche da decenni. Anche loro soffrono, solo che avviene in luoghi più lontani da noi e quindi riceve meno attenzione, al punto tale che alcuni conflitti vengono persino dimenticati. Ma la sofferenza esiste: in Ucraina, ma anche in Colombia, nella Repubblica Democratica del Congo o nelle Filippine.

Riconoscere la sofferenza…
Qualche anno fa, Azione Quaresimale ha scritto quanto segue sul tema della sofferenza:

Per le persone coinvolte, tutte le sofferenze sono uguali.
La cosa più terribile che ci sia.
La sofferenza non può essere misurata.
Ma tu puoi aiutare.
Semplicemente perché si crede che questo mondo potrebbe essere migliore.

Queste parole sono ancora attuali. Nel momento in cui una persona sperimenta la sofferenza, è un brutto momento per lei, indipendentemente dal fatto che avvenga in Ucraina, Svizzera o Burkina Faso. Queste situazioni non possono essere messe in contrapposizione tra di loro: la sofferenza è un male e non importa dove si soffre.

… e sostenere
Possiamo aiutare le persone che soffrono in diversi modi. Sia ascoltando quanto accade nel nostro ambiente, sia sostenendo organizzazioni, come Azione Quaresimale, che cercano di alleviare la sofferenza delle persone sul posto.

Dare un nome alle cause
Non possiamo però solo ridurre le conseguenze della violenza e della sofferenza. Dobbiamo anche dare un nome alle cause e questo è anche uno dei compiti di Azione Quaresimale. Attraverso il nostro lavoro, rafforziamo la società civile locale e quindi la democrazia e la libertà in molti paesi, prevenendo così l’autocrazia e l’abuso di potere. Molti conflitti sono anche legati all’accesso e all’uso delle materie prime e dei combustibili fossili. Anche qui Azione Quaresimale viene coinvolta con la protezione attiva dei diritti umani e l’impegno a favore di un’economia sostenibile.

Non dimenticare
Azione Quaresimale crede fermamente che la pace e la cooperazione siano l’unico modo possibile per creare un mondo più giusto e senza sofferenza. Siamo solidali con le vittime della guerra in Ucraina, ma anche con tutte le persone coinvolte dalla violenza in tutto il mondo e con le persone che soffrono a causa di conflitti che purtroppo, nel nostro paese, sono stati dimenticati da tempo. Aiutate: non dimenticate!

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