Nuovo rapporto

Glencore: affari pericolosi in uno Stato debole

20.10.2020
Tshibanda Lina, der Onkel von Eric Mutombo Kasuyi, zeigt den Fahrausweis seines verstorbenen Neffen.

Le miniere di rame e di cobalto di Glencore nella Repubblica Democratica del Congo presentano dei rischi importanti per l’ambiente e la popolazione. Le persone danneggiate faticano a ottenere giustizia un paese in cui le istituzioni sono deboli, come lo dimostrano i numerosi esempi contenuti nel nuovo rapporto di Pane per tutti e Azione Quaresimale.

Mutombo Kasuyi, 23 anni, nel febbraio del 2014, è stato arrestato da una pattuglia di sicurezza mentre attraversava una miniera di rame e cobalto, che appartiene al gruppo minerario svizzero Glencore. La pattuglia lo ha condotto poco tempo dopo all’ospedale di Kolwezi, dove i medici non hanno potuto che constatarne il decesso. Secondo le due autopsie effettuate, il decesso è stato verosimilmente causato dalle violenze subite. Tuttavia, prove decisive sono state ignorate e sono sparite dal dossier in circostanze misteriose. Da più di sei anni la famiglia di Mutombo Kasuyi attende che il tribunale faccia luce su ciò che è accaduto ed emetta una sentenza. È uno degli esempi contenuto nel nuovo rapporto (il quinto) che Pane per tutti e Azione Quaresimale sulle attività di Glencore nelle Repubblica Democratica del Congo, reso pubblico oggi.

Le miniere di rame e di cobalto di Glencore nella Repubblica Democratica del Congo presentano dei rischi importanti per l’ambiente e la popolazione. Le persone danneggiate faticano a ottenere giustizia un paese in cui le istituzioni sono deboli.

L’Iniziativa per multinazionali responsabili, che sarà sottoposta al popolo il prossimo 29 novembre, potrebbe cambiare le cose.

 

Ulteriori informazioni (in francese):

Comunicato stampa

Riassunto dello rapporto

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