Diga crollata: un “assaggio” delle catastrofi future?

31.01.2019
Immagini: Ricardo Sturk

L'incidente alla miniera di ferro di Córrego do Feijão a Brumadinho, nello stato brasiliano del Minas Gerais, ha fatto notizia in tutto il mondo. Il crollo della diga ha causato almeno 84 morti e 276 persone scomparse.

Questa tragica notizia risveglia brutti ricordi. Nel novembre 2015 una diga di contenimento della società mineraria Samarco è ceduta vicino a Mariana (qui la documentazione dettagliata in francese) in Brasile, seminando morte e distruzione. Con la catastrofe del 25 gennaio, la società mineraria responsabile VALE è diventata una recidiva, perché Samarco è anche una filiale di VALE, il più grande produttore mondiale di minerale di ferro.

Ciò che è particolarmente oltraggioso è il fatto che la catastrofe non si sia verificata inaspettatamente. La società civile brasiliana ha ripetutamente messo in guardia sul grosso pericolo che anche altre dighe fossero a rischio crollo, ma gli allarmi lanciati dalle organizzazioni sociali sono rimasti inascoltati da parte delle imprese e della politica.

La nuova catastrofe dimostra, una volta di più, quanto sia urgente ancorare nella legge il dovere di diligenza da parte delle imprese in ambito di diritti umani e di rispetto degli standard  ambientali. Obblighi questi ultimi che possano essere chiamati in causa dalle persone colpite. Le normative nazionali attualmente in vigore spesso non vengono messe in atto oppure attenuate adducendo come scusa la promozione dello sviluppo economico. Per questo motivo servono pressioni da parte della società civile.

Creare trasparenza e ancorare il dovere di diligenza

Azione Quaresimale sostiene, ad esempio, l’organizzazione partner Comissão Pró-Índio de São Paulo nella pubblicazione di informazioni sulle dighe di ritenzione del sovraccarico della società mineraria di bauxite Mineração Rio do Norte (MRN), il cui maggiore azionista è VALE. Ciò aumenterà la trasparenza sulle minacce ambientali e cercherà di dare alla società civile una “leva” che spinga verso il cambiamento. Le 25 dighe di ritenzione del sovraccarico dell’azienda a Oriximiná, in Amazzonia, rappresentano un rischio sociale e ambientale importante.

Azione Quaresimale si impegna anche a favore di normative nazionali vincolanti in Svizzera, come l’Iniziativa per multinazionali responsabili, attualmente oggetto di intense discussioni. Entrambi gli esempi dimostrano che Azione Quaresimale vuole evitare le catastrofi con un dovere di diligenza legale e una maggiore trasparenza. Come dice il proverbio, prevenire è meglio che curare.

L’estensione della catastrofe ricostruita graficamente.

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