Per maggiori informazioni in tedesco:
- Stefan Salzmann, responsabile politica climatica ed energetica di Azione Quaresimale, 041 227 59 53
- Mischa von Arb, responsabile della comunicazione di Azione Quaresimale, 078 625 27 12
Lugano, 25.10.2021
Ai negoziati sul clima COP26 che iniziano lunedì prossimo a Glasgow, la Svizzera deve finalmente assumersi le sue responsabilità. Per la lotta globale contro il riscaldamento climatico, devono essere messe a disposizione maggiori risorse finanziarie. I singoli paesi dovrebbero inoltre rendere pubbliche, in maniera chiara, le loro misure contro il mutamento climatico. Azione Quaresimale sostiene questa tesi alla COP26.
Per la lotta globale contro il riscaldamento climatico, è fondamentale che l’interesse economico unilaterale e a breve termine venga superato. I paesi ricchi come la Svizzera hanno un obbligo morale. Il riscaldamento climatico è un problema globale che richiede soluzioni globali, compreso il finanziamento delle misure per adattarsi al riscaldamento climatico o per mitigarne le conseguenze nel Sud del mondo, perché è ora il momento di farlo. Entro il 2025, per le misure contro il mutamento climatico, la Svizzera dovrebbe mettere a disposizione fondi supplementari, che devono essere concessi in aggiunta al credito quadro della cooperazione internazionale o a favore di progetti climatici che riducano nettamente la povertà.
Azione Quaresimale e le sue organizzazioni partner di progetto si impegnano per una maggiore trasparenza nelle misure adottate contro il mutamento climatico. Solo così, si può verificare se i singoli paesi stiano rispettando gli impegni e le promesse dell’accordo sul clima di Parigi, così come anche richiesto dalle organizzazioni partner di progetto di Azione Quaresimale.
Azione Quaresimale sarà presente con due esperti di energia e clima e con il suo direttore Bernd Nilles, per rappresentare tutte queste richieste alla COP26: essi saranno volentieri a disposizione per le valutazioni e i relativi commenti.
Azione Quaresimale chiede che la Svizzera raggiunga il saldo netto pari a zero entro il 2040. La riduzione delle emissioni di CO2 deve essere almeno lineare e la conseguente eliminazione dei combustibili fossili essere obbligatoria: solo in questo modo il limite di 1,5 gradi può essere raggiunto. Da un punto di vista etico, la Svizzera avrà già esaurito la sua quota di emissioni di CO2 entro marzo 2022? Alcuni esperti discuteranno questa tesi martedì 26 ottobre 2021 all’Hotel Kreuz di Berna.
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