Quest’autunno, alcune regioni in cui siamo presenti con i nostri progetti in Guatemala e nelle Filippine sono state colpite da uragani e tifoni. Philippa Mund e Helena Jeppesen, responsabili dei programmi nei due Paesi, descrivono le tragiche conseguenze di questi eventi e spiegano perché gli aiuti d’emergenza sono così importanti.
Helena Jeppesen: «Nel giro di un mese, le Filippine sono state colpite da due potenti tifoni: il tifone Noru il 25 settembre e il tifone Nalgae il 29 ottobre. Sebbene i venti del tifone Nalgae non abbiano superato forza 3 (89-117 km/h), la tempesta ha portato forti piogge che hanno inondato le regioni di Luzon, Visayas e Mindanao. Sappiamo tramite le comunità indigene Agta dell’isola di Bordeos, a Luzon, che il super tifone Noru è stato terribile; ha distrutto case, infrastrutture e ha provocato ingenti danni all’agricoltura. L’isola di Bordeos è stata la prima a essere colpita dal tifone. L’elettricità e le reti di telefonia mobile sono state interrotte; c’è voluto quindi molto tempo prima di poter avere un’idea precisa dei danni. Le aree più colpite sono state le isole al largo delle province di Quezon e Aurora, oltre ad alcuni villaggi costieri. Nell’area del progetto YAPAK, nel villaggio costiero di Dingalan, centinaia di case sono state distrutte».
Philippa Mund. «Il 30 ottobre, Azione Quaresimale ha deciso di cofinanziare un progetto di aiuto d’emergenza di 50’000 dollari in Guatemala, per un totale di 216’500 dollari. L’Aiuto umanitario della DSC fornisce la maggior parte dei finanziamenti. 1800 famiglie nei dipartimenti di Alta Verapaz, Suchitepéquez e Izabal beneficeranno di questo aiuto d’emergenza».
Philippa Mund: «L’Equipo de Emergencia Local (EEL), o squadra d’emergenza locale, guidata dal 2015 dalla coordinazione di Azione Quaresimale, è stata attivata il 9 ottobre e ha inviato un primo rapporto alla sezione Aiuto umanitario della DSC a Managua il 12 ottobre. Tutte le agenzie umanitarie svizzere attive in Guatemala sono membri dell’EEL. L’EEL è collegato all’ambasciata svizzera e viene attivato in caso di catastrofe naturale, con procedure chiaramente definite».
Helena Jeppesen: «Nelle Filippine, la gente ha urgente bisogno di kit igienici, cibo, teloni e legno per riparare le case. In accordo con i governi locali e altre organizzazioni umanitarie, ci stiamo concentrando sul sostegno psicologico con YAPAK a Dingalan. Abbiamo messo a disposizione dei fondi per gli aiuti alimentari alle comunità Agta della TDC. Lavoriamo con questi partner di progetto da molti anni e abbiamo contatti regolari con loro; inoltre, vengono effettuati controlli periodici per garantire che gli aiuti giungano a chi ne ha davvero bisogno».
Philippa Mund: «Anche in Guatemala la distribuzione è organizzata e realizzata dai nostri partner locali. Sono organizzazioni che conoscono molto bene la situazione e sanno quali sono i bisogni più importanti. Vengono distribuiti kit igienici, filtri per purificare l’acqua inquinata e derrate alimentari. Per gli acquisti, il coordinamento si affida ai punti vendita locali con cui abbiamo già collaborato nel 2019 e che offrono prodotti agroecologici».
Cicloni, uragani e crisi climatica
È risaputo che il riscaldamento globale sta influenzando notevolmente la forza e la frequenza dei cicloni.
Causati dai cambiamenti climatici di origine antropica, questi eventi meteorologici estremi possono causare perdite e danni enormi. “Loss and Damage” è uno dei temi all’ordine del giorno della 27esima Conferenza mondiale sul clima (COP 27), in corso in Egitto dal 6 novembre. E la discussione sarà difficile perché molti Paesi ricchi stanno bloccando i negoziati su questo tema. Molti Paesi ricchi non vogliono compensare i danni irreversibili causati dal riscaldamento globale e i negoziati su questo tema si annunciano pertanto tesi.
Azione Quaresimale si sta impegnando per ottenere contributi più elevati alla COP27, sia in termini di misure contro il riscaldamento globale, sia in termini di mitigazione delle conseguenze del riscaldamento globale, soprattutto per le popolazioni del Sud del mondo. È quindi essenziale che la COP27 sia un’opportunità per stabilire impegni forti nei confronti dell’accordo sul clima di Parigi del 2015 e programmi ambiziosi per la sua attuazione.