Progetto RAISE

Sensibilizzazione per i diritti delle contadine e dei contadini

25.09.2024

Azione Quaresimale guida un gruppo internazionale di organizzazioni di cooperazione allo sviluppo impegnate nella realizzazione dei diritti delle comunità agricole, sia a livello locale che internazionale. Nel 2023, il progetto RAISE ha ottenuto alcuni successi, ma la strada da percorrere è ancora lunga.

Testo: Ralf Kaminski, redattore presso Azione Quaresimale

RAISE è l’acronimo di “Rights-based and Agroecological Initiatives for Sustainability and Equity in Peasant Communities” (iniziative basate sui diritti e sull’agroecologia per la sostenibilità e l’equità nelle comunità contadine): famiglie contadine, allevatori e altre persone che lavorano nelle aree rurali si stanno mobilitando per affermare i propri diritti, sia nei loro Paesi sia a livello internazionale. 

Sostenuto da Azione Quaresimale e da altre organizzazioni di cooperazione allo sviluppo, il progetto RAISE è operativo dall’inizio del 2022 con organizzazioni partner in Burkina Faso, India, Kenya, Mali, Nepal, Niger e Sudafrica. Il progetto è cofinanziato dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) nell’ambito del programma “Diritti umani nei sistemi alimentari”. 

L’obiettivo principale è l’attuazione della “Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei contadini e delle contadine e delle altre persone che lavorano nelle aree rurali” (UNDROP), adottata dal Consiglio dei diritti umani nel 2018. Ciò include la formazione su una serie di argomenti, come l’agricoltura agroecologica adattata alle condizioni locali. Allo stesso tempo, si sta sensibilizzando le autorità nazionali e gli organismi internazionali su questi temi. 

Nel 2023, il progetto RAISE è stato molto produttivo. I risultati sono riassunti di seguito sulla base dei quattro obiettivi principali che il progetto si era prefissato: 

1. Le contadine e i contadini sono consapevoli dei loro diritti e sono in grado di farli valere.

La relazione annuale di RAISE fornisce una valutazione molto positiva di questo obiettivo. Tenendo conto delle realtà locali, tutte le organizzazioni partner hanno sviluppato un proprio approccio alla formazione delle comunità agricole. L’organizzazione Rural Women’s Assembly ha organizzato una cinquantina di workshop in diversi Paesi, raggiungendo oltre 1’500 persone, soprattutto in Sudafrica. CEMIRIDE, un’altra organizzazione partner, ha contribuito a integrare le preoccupazioni delle famiglie di agricoltori nel Piano d’azione nazionale per il clima del Kenya per il periodo 2023-2027, rafforzando così il riconoscimento delle conoscenze tradizionali e indigene. 

Il progetto ha anche facilitato la partecipazione delle comunità agricole del Sud globale a eventi internazionali, in particolare all’ONU di Ginevra. I partner hanno amplificato queste azioni attraverso i media e i social network, raggiungendo un vasto pubblico. 

 

2. Le istituzioni sono consapevoli dei diritti delle contadine e dei contadini e ne garantiscono l’attuazione.

RAISE ha dovuto affrontare alcune sfide in quest’ambito, poiché diversi Paesi target hanno subito cambiamenti di governo e persino colpi di stato militari. Questo ha portato non solo all’instabilità politica, ad esempio in Burkina Faso o in Niger, ma anche a improvvisi cambi di leadership in posizioni importanti, che hanno reso difficile la cooperazione. Gli attivisti per i diritti umani deplorano anche il fatto che la situazione della sicurezza si stia ulteriormente deteriorando e che ci sia meno spazio di manovra.  

Nonostante questi ostacoli, sono stati compiuti progressi significativi, in particolare nei dialoghi strategici sull’agroecologia, sulle violazioni dei diritti umani e sui diritti alla terra e alle sementi. In Burkina Faso e in Niger, ad esempio, l’organizzazione partner RBM ha sostenuto i processi legali sui diritti della terra e ha organizzato incontri di alto livello con i rappresentanti del governo. In Nepal, SWI ha organizzato una conferenza nazionale dei giovani, che ha portato alla creazione di una rete nazionale impegnata per un’agricoltura priva di sostanze chimiche in occasione di eventi pubblici. 

Una esponente della Rural Women's Assembly mostra fiera un cavolo appena raccolto.

3. Con il sostegno delle Nazioni Unite, i diritti delle contadine e dei contadini sono rafforzati nelle normative mondiali. 

Uno dei punti salienti del 2023 è stata la decisione del Consiglio dei diritti umani dell’ONU di creare un gruppo di esperti per monitorare e promuovere l’attuazione della Dichiarazione (UNDROP) a livello globale. RAISE intende lavorare a stretto contatto con questo gruppo per consentire alle contadine e ai contadini di far sentire la propria voce, sia presso i propri governi sia sulla scena internazionale. 

Diverse organizzazioni partner hanno anche partecipato a eventi organizzati dai comitati dell’ONU, dove hanno potuto difendere le loro posizioni. Si sono svolti scambi regolari con Michael Fakhri, il relatore speciale dell’ONU sul diritto all’alimentazione. Insieme ad altre organizzazioni per la cooperazione allo sviluppo, Azione Quaresimale ha creato un gruppo informale per coordinare la conoscenza dell’UNDROP all’interno dell’Unione europea. 

 

4. Sono state create alleanze globali per promuovere ulteriormente i diritti delle contadine e dei contadini.

Sono stati avviati partenariati con nuove organizzazioni della società civile, che hanno consentito preziosi scambi di esperienze su come avviare un dialogo con le autorità e i governi. 

Nel giugno 2023, Azione Quaresimale e CEMIRIDE hanno organizzato un incontro in Kenya che ha riunito per la prima volta tutte le organizzazioni partner di RAISE. Durante una settimana a Nairobi, i partecipanti si sono scambiati esperienze e hanno discusso i modi per migliorare la cooperazione e la comunicazione. 

Azione Quaresimale ha inoltre presentato il progetto RAISE all’incontro annuale della piattaforma “defendingpeasantsrights.org”, a cui hanno partecipato circa 25 organizzazioni da tutto il mondo. Questo ha generato un grande interesse per il progetto e le sue attività. 

Tuttavia, manca ancora una documentazione sistematica delle strategie e delle pratiche di particolare successo, in modo che possano essere utilizzate in modo più ampio. È inoltre necessario intensificare le attività volte ad ampliare la rete di partner e a sfruttare maggiormente le sinergie per rafforzare l’attuazione dei diritti delle contadine e dei contadini. 

RAISE si impegna a far sentire la voce delle contadine e dei contadini a livello locale e internazionale.

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